inter roma coppa italia 21-01-2009
25/01/10 12:48
inter roma coppa italia 21-01-2009
La Coppa Italia va via in una serata amara per la Roma in terra di briganti interisti, un signorotto, tale Orsato, giovane arbitro, varrà ancora l’adagio come ai tempi di Moggi, che il giovane arbitro agli inizi della carriera non deve mettersi contro chi comanda, altrimenti carriera rovinata sul nascere, consapevole di questa filosofia di un sistema corrotto, sempre e comunque, ci mette del suo per togliere la vittoria alla Roma e consegnarla nelle mani di un Inter, poco superiore di quella apprezzata da tutti a Bergamo, ma che ha avuto nei momenti topici della gara quelle pedate nel sedere da parte di Orsato che hanno, prima del vantaggio di Adriano, incoronato imperatore per una mezza partita fatta, da stampa e giornalisti, quando si tornerà ad avere direttori responsabili veri professionisti, negato a Vucinic un rigore più evidente di quello famoso Ronaldo-Iuliano, e poi nella ripresa dopo il meritato pareggio di Taddei, non annulla il goal di Ibrahimovic, altro beatificazione del popolo dei giornalisti, Mexes killer e Zlatan il calciatore pulito ed onesto massacrato dal terribile difensore francese, il fuorigioco di Samuel era più netto e più evidente di quanti altri episodi sui quali l’Inter ha costruito le proprie fortune. Si, proprio così! L’inter è uscita da calciopoli come vittima del sistema Moggi, esisteva un altro sistema quello di Moratti, le intercettazioni sono una piccola parte, che è rimasto al calduccio, bello e pulito senza che nessuno l’abbia tirato in ballo. Questo sistema ha tolto il portaombrelli dalle mani di chi inseguiva la stella, senza contare che certi fessacchiotti, come credete voi di farci apparire, hanno una mente per pensare e un cuore per tifare, e saremo sempre qui a sostenere la squadra che amiamo, Forza Roma sempre comunque e contro chiunque, sistemi marci e corrotti compresi.
Il calcio è uno sport nobile e dagli atteggiamenti in campo degli atleti, si può capire anche la vita privata e la famiglia di queste persone che scendono in campo in qualsiasi ruolo. Stò parlando dei guardalinee e sopratutto dell’arbitro Orsato che ieri ha messo in luce la sua vita famigliare ed abbiamo capito, senza ombre di dubbio di chi è figlio………è un emerito figlio di……..una classe arbitrale corrotta e suddita di quel sistema che non è morto, forte con i deboli e deboli con i forti, una classe arbitrale che nonostante capeggiata da Collina, uno degli arbitri italiani migliori in assoluto, non recepisce la buona dottrina. Le sviste di ieri sono clamorose, segno che l’Inter doveva vincere per cancellare la brutta sconfitta contro l’Atalanta di Domenica scorsa. Un rigore che più netto non può esistere, un gol, il secondo, viziato da un fuorigioco che non si è voluto vedere, dal canto suo l’Inter ha giocato bene, ha colpito una traversa ha pressato bene il centrocampo, ma la Roma ha fatto una partita bellissima, ha giocato come nei vecchi tempi ed ha messo in difficoltà, la stratosferica Inter dei multimilioni di euro, schiacciandola alcune volte nella propria area. Io penso vivamente che l’Inter non ha bisogno di questo per vincere, perchè il valore della squadra la si vede in campo, invece quella che poteva essere una buona partita, è stata rovinata dalla pochezza degli uomini inetti, senza palle e senza orgoglio umano, servi del potere e viscidi come vermi vestiti di giallo fuorescente. "La Roma è stata grande, e forse meritava di più" sono queste le parole Spalletti replica all’intervista di fine partita e noi siamo con lui, non siamo stati inferiori ed oltre alla sconfitta, dobbiamo essere soddisfatti della partita di ieri e se questo è il preludio, penso vivamente che andremo oltre il 4°posto, ma non dobbiamo mai adagiarsi sugli allori. Con un Vucinic ritrovato ed una Bestia consacrata, Mastrolindo ha messo in campo una buona formazione, con Cichino che spaziava avanti ed indietro, un Juan che con Mexes molto nervoso pasticciano un pò in occasione del primo gol di Adriano, ma è pur vero che il difensore brasiliano della Roma aveva ricevuto il Giallo al primo fallo dopo 2 minuti di gioco. Un Taddei sempre utile sia per i gol ma anche in copertura, ma ancora non ha i 90min sulle gambe. Insomma non c’è da ricriminare nulla e se giochiamo così non ce n’è per nessuno. Missione compiuta quindi, per noi che abbiamo ritrovato la forma, per Orsato che avrà ricevuto i complimenti del presidente neroazzurro e per l’Inter che forse quest’anno vincerà solo la coppa Italia.
La Coppa Italia va via in una serata amara per la Roma in terra di briganti interisti, un signorotto, tale Orsato, giovane arbitro, varrà ancora l’adagio come ai tempi di Moggi, che il giovane arbitro agli inizi della carriera non deve mettersi contro chi comanda, altrimenti carriera rovinata sul nascere, consapevole di questa filosofia di un sistema corrotto, sempre e comunque, ci mette del suo per togliere la vittoria alla Roma e consegnarla nelle mani di un Inter, poco superiore di quella apprezzata da tutti a Bergamo, ma che ha avuto nei momenti topici della gara quelle pedate nel sedere da parte di Orsato che hanno, prima del vantaggio di Adriano, incoronato imperatore per una mezza partita fatta, da stampa e giornalisti, quando si tornerà ad avere direttori responsabili veri professionisti, negato a Vucinic un rigore più evidente di quello famoso Ronaldo-Iuliano, e poi nella ripresa dopo il meritato pareggio di Taddei, non annulla il goal di Ibrahimovic, altro beatificazione del popolo dei giornalisti, Mexes killer e Zlatan il calciatore pulito ed onesto massacrato dal terribile difensore francese, il fuorigioco di Samuel era più netto e più evidente di quanti altri episodi sui quali l’Inter ha costruito le proprie fortune. Si, proprio così! L’inter è uscita da calciopoli come vittima del sistema Moggi, esisteva un altro sistema quello di Moratti, le intercettazioni sono una piccola parte, che è rimasto al calduccio, bello e pulito senza che nessuno l’abbia tirato in ballo. Questo sistema ha tolto il portaombrelli dalle mani di chi inseguiva la stella, senza contare che certi fessacchiotti, come credete voi di farci apparire, hanno una mente per pensare e un cuore per tifare, e saremo sempre qui a sostenere la squadra che amiamo, Forza Roma sempre comunque e contro chiunque, sistemi marci e corrotti compresi.
Il calcio è uno sport nobile e dagli atteggiamenti in campo degli atleti, si può capire anche la vita privata e la famiglia di queste persone che scendono in campo in qualsiasi ruolo. Stò parlando dei guardalinee e sopratutto dell’arbitro Orsato che ieri ha messo in luce la sua vita famigliare ed abbiamo capito, senza ombre di dubbio di chi è figlio………è un emerito figlio di……..una classe arbitrale corrotta e suddita di quel sistema che non è morto, forte con i deboli e deboli con i forti, una classe arbitrale che nonostante capeggiata da Collina, uno degli arbitri italiani migliori in assoluto, non recepisce la buona dottrina. Le sviste di ieri sono clamorose, segno che l’Inter doveva vincere per cancellare la brutta sconfitta contro l’Atalanta di Domenica scorsa. Un rigore che più netto non può esistere, un gol, il secondo, viziato da un fuorigioco che non si è voluto vedere, dal canto suo l’Inter ha giocato bene, ha colpito una traversa ha pressato bene il centrocampo, ma la Roma ha fatto una partita bellissima, ha giocato come nei vecchi tempi ed ha messo in difficoltà, la stratosferica Inter dei multimilioni di euro, schiacciandola alcune volte nella propria area. Io penso vivamente che l’Inter non ha bisogno di questo per vincere, perchè il valore della squadra la si vede in campo, invece quella che poteva essere una buona partita, è stata rovinata dalla pochezza degli uomini inetti, senza palle e senza orgoglio umano, servi del potere e viscidi come vermi vestiti di giallo fuorescente. "La Roma è stata grande, e forse meritava di più" sono queste le parole Spalletti replica all’intervista di fine partita e noi siamo con lui, non siamo stati inferiori ed oltre alla sconfitta, dobbiamo essere soddisfatti della partita di ieri e se questo è il preludio, penso vivamente che andremo oltre il 4°posto, ma non dobbiamo mai adagiarsi sugli allori. Con un Vucinic ritrovato ed una Bestia consacrata, Mastrolindo ha messo in campo una buona formazione, con Cichino che spaziava avanti ed indietro, un Juan che con Mexes molto nervoso pasticciano un pò in occasione del primo gol di Adriano, ma è pur vero che il difensore brasiliano della Roma aveva ricevuto il Giallo al primo fallo dopo 2 minuti di gioco. Un Taddei sempre utile sia per i gol ma anche in copertura, ma ancora non ha i 90min sulle gambe. Insomma non c’è da ricriminare nulla e se giochiamo così non ce n’è per nessuno. Missione compiuta quindi, per noi che abbiamo ritrovato la forma, per Orsato che avrà ricevuto i complimenti del presidente neroazzurro e per l’Inter che forse quest’anno vincerà solo la coppa Italia.
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